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Otto sagome di cartone contro la violenza, Giornale di Vicenza, 24/11/2014

“Non solamente una storia” è il titolo della singolare mostra dislocata in alcuni locali del centro storico da oggi fino al 30 novembre. Otto sagome di cartone. Otto artisti. Otto storie di quotidiana violenza. Un’esposizione collettiva, promossa da spazio Arcadia e collettivo Starfish in collaborazione con bar e osterie del centro, per ribadire la necessità di non far passare queste storie sotto silenzio.
In occasione della “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, le otto anonime sagome di cartone che pubblico e avventori troveranno esposte nella città di Schio saranno trasformate in opere d’arte da otto artisti locali. Rappresenteranno ognuna una storia di abusi, di violenza fisica e psicologica accadute nel vicino territorio contro una donna. A realizzarle saranno Giovanni Kadez Battistin, Saverio Bonato, Marco Bellotto, Denis Corà, Giulia Conzato, Jennifer Elisabeth Sofia Costa, Marilena Nardi, Diana Sbabo.
«Storie che passano inosservate attraverso i nostri occhi – spiegano gli organizzatori – attraverso i quotidiani, i tg, i social network. Ci indignano per un secondo e poi passiamo oltre. Sono storie che rimangono lontane e invisibili alla nostra consapevolezza, limitando così anche la funzionalità del percorso istituzionale e di supporto che queste situazioni richiedono per diritto. La violenza è diventata davvero la norma? È la provocazione che abbiamo posto agli otto artisti a cui sono state consegnate le sagome: essi hanno dato voce alle loro storie e ce le hanno restituite opere d’arte».
Queste opere saranno state disseminate in città. Staranno sedute sulle sedie all’interno dei locali più affollati, negli spazi condivisi dei bar e dei caffè. Occuperanno lo spazio fisico di una persona, raccontandola. La mostra è ospitata dai seguenti bar: Garibaldi, Nazionale, La Cicara, Al Bacaro, Due Spade, Il Piacere, Cauduro, Bottega del caffè Dersut.

Un collettivo per parlare di diritti gay e di omofobia, Giornale di Vicenza

Un collettivo per affrontare problemi sociali. Questioni di genere, diritti LGBTQI (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Trans, Queer, Intersessuali), omofobia, transfobia e femminismo rappresentano il programma d’azione del neonato collettivo “Starfish”, formatosi dall’esigenza di costruire in città una discussione attiva su questi temi.

Le attività verranno inaugurate questo fine settimana con l’evento “Stra-Ordinari -vivi come se nessuno ti stesse guardando”, tre giorni per discutere di genere, integrazione e di diritti. Si apre oggi allo Spazio Arcadia con l’apertura della mostra fotografica “Ma sei un maschio o una femmina? Sono una sirena” di Bessie Secor, alle 17, e la “Trash Night” con look a tema “Diva” a partire dalle 22, per proseguire domani al palazzo Toadi Capra con Camilla Seibezzi, ex consigliera del comune di Venezia, che parlerà di pratiche di prevenzione all’omofobia e diritti LGBTQI in Italia e in Europa. Conclusione domenica dalle 16:30 all’ “Arcadia dei bambini” con la lettura del libro “Nei panni di Zaff” e laboratorio sui ruoli di genere.

Schio. Contro l’omofobia e le dichiarazioni del Sindaco Orsi nasce Starfish, THIENEonline

Gay, lesbiche, omosessuali, transgender, intersessuali o bisessuali da oggi hanno a Schio chi combatte per loro. E’ nato infatti Starfish, un collettivo che ha lo scopo di costruire una discussione attiva in città attorno al tema di femminismo, questioni di genere, omofobia e transfobia.

Starfish nasce proprio mentre impazzano le polemiche sul diritto di trascrivere i matrimoni gay celebrati all’estero e che non hanno valenza legale in Italia. E all’indomani della dichiarazione del Sindaco di Schio che ha dichiarato il suo rifiuto e l’eventuale delega per la celebrazione di uno sposalizio omosessuale, c’è chi a Schio ha deciso che bisogna puntare i piedi.

“Un evento sulla prevenzione all’omofobia era doveroso in una cittadina il cui comune, un paio di mesi fa, ha patrocinato la conferenza di Luca di Tolve, autore del libro ‘Ero Gay’, che pubblicizza delle ‘teorie riparative’ atte a guarire dall’omosessualità – hanno commentato i fondatori di Starfish – Inoltre, il Sindaco Valter Orsi ha dimostrato con le sue dichiarazioni una forte chiusura rispetto ad un progresso nell’acquisizione di diritti per la comunità LGBTQI (lesbiche, gay, bisessuali, transgender, indecisi e intersessuali). Diritti che invece, nel resto del mondo, si sta cercando sempre più di garantire. Lo invitiamo pertanto, assieme alla sua giunta, a prendere parte alla nostra iniziativa – hanno concluso – così da potersi fare un’idea di come si dovrebbe rispondere ad un’esigenza che la società già sta manifestando”.

Il percorso di Starfish comincerà il 24, 25 e 26 ottobre con ‘Stra-ordinari – Vivi come se nessuno ti stesse guardando’. 3 giorni per parlare di genere, integrazione e diritti.

Venerdì 24 ottobre Csa Arcadia ospiterà la mostra fotografica di Bessie Secor e Trash Night a tema ‘Diva’. Sabato 25 ottobre, a palazzo Toaldi Capra, Camilla Seibezzi, ex consigliere al Comune di Venezia, parlerà di pratiche di prevenzione all’omofobia e di diritti LGBTQI in Italia e in Europa. Il 26 ottobre si concluderà con Arcadia dei Bambini con la lettura del libro ‘Nei panni di Zaff’ e un laboratorio sui ruoli di genere.

“In città ci vorrebbe un gay bar”, Lira & Lira, 13/11/2014